ANESTESIA PER INTERVENTO CHIRURGICO

Uno degli aspetti più importanti dell’ intervento chirurgico è ovviamente l’anestesia attorno alla quale ruotano molte paure ed angosce della persona che verrà operata.
Infatti la perdita di controllo sul proprio corpo, lo stato di incoscienza, la paura di non risvegliarsi ed il dolore post operatorio, condizionano profondamente e spesso sono causa di angosce difficilmente controllabili da parte del malato.
È convinzione di molti professionisti sanitari che una corretta ed efficace informazione e preparazione a questi eventi, rende il soggetto sottoposto ad anestesia più tranquillo, collaborante e meglio gestibile nel post operatorio.
Inoltre l’anestesia oggi può essere considerata una pratica sicura, l’evoluzione tecnico scientifica consente che sia modulabile in base alle effettive esigenze chirurgiche e alle caratteristiche ed alle preferenze del malato.
Di seguito proponiamo il modello informativo realizzato dal Dott. Georges Ghanem responsabile del servizio di anestesia e rianimazione dell’Istituto Clinico IRCCS San Siro di Milano, perchè tra i molti esistenti riteniamo sia semplice, completo e di facile comprensione da parte dell’utente.

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SERVIZIO DI ANESTESIA – GRUPPO OPERATORIO
ISTITUTO CLINICO SAN SIRO – MILANO
Responsabile : Dott G. Ghanem

INFORMAZIONI ANESTESIOLOGICHE PER IL PAZIENTE CHE DEVE ESSERE SOTTOPOSTO AD ANESTESIA O SEDAZIONE PER INTERVENTO CHIRURGICO O PROCEDURE DIAGNOSTICHE

Gentile paziente, Caro genitore
Legga bene queste informazioni prima della visita anestesiologica

Chi è l’anestesista?
L’anestesista è un medico con una competenza specifica in anestesia e rianimazione ottenuta attraverso una specializzazione per diversi anni dopo la laurea in medicina.
L’anestesista farà in modo di non farle sentire dolore durante l’intervento chirurgico e dopo.
E’ responsabile della sua assistenza medica durante l’intervento e nell’immediato periodo post-operatorio. Osserverà attentamente i suoi segni vitali quali la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, il respiro e lo scambio polmonare dei gas somministrati durante tutto il tempo dell’operazione utilizzando degli strumenti speciali (monitors) Un infermiere specializzato lo aiuterà durante tutte le fasi della sua anestesia.

Perché deve essere visitato dall’anestesista prima dell’intervento ?
Tutti i pazienti che devono essere sottoposti ad anestesia o sedazione per un intervento chirurgico o per procedure diagnostiche devono effettuare una visita anestesiologica pre-operatoria.
L’anestesista dovrà valutare se le sue condizioni generali sono compatibili con l’intervento che le è stato proposto e potrà decidere eventuali accertamenti o modifiche della sua terapia necessari a garantire il miglior esito possibile dell’intervento. Le è stato distribuito un questionario che la preghiamo di riempire accuratamente in caso non l’avesse fatto. L’anestesista deve conoscere i principali aspetti del suo stato di salute passato ed attuale. E’ molto importante conoscere il nome e la dose dei farmaci che assume abitualmente, o che se ha avuto dei problemi con delle anestesie precedenti. Altre notizie importanti richieste riguardano le sue abitudini (fumo, alcolici, uso di stupefacenti) o se soffre di malattie come diabete, cardiopatie, patologie polmonari od altre.
Gli esami del sangue, un elettrocardiogramma ed, alcune volte, la radiografia del torace od altri esami strumentali o visite specialistiche servono a completare l’esame clinico, nei casi indicati secondo il suo intervento ed il stato di salute. La visita pre-operatoria è la migliore occasione per stabilire un buon rapporto di fiducia con l’anestesista e per porre tutte le domande che riguardano la sua anestesia come previsto dal consenso informato.

Come avviene la visita prima dell’anestesia ?
Essa potrà avvenire presso il Servizio di Servizio di Prericovero per i pazienti che dovranno fare un intervento programmato (non urgente) o nel reparto di degenza per i pazienti ricoverati.
Il Prericovero avviene prima del ricovero per l’operazione e l’idoneità o il “nulla osta” all’intervento ha validità diversa (anche fino a 60 giorni) a seconda del suo stato di salute e del tipo di intervento a cui lei deve essere sottoposto. In entrambi i casi, l’anestesista che compie la visita pre-operatoria compilerà una apposita cartella anestesiologica, ed allegherà anche il questionario suddetto, in modo che l’anestesista che effettuerà l’anestesia sarà in possesso di tutte le informazioni relative al suo stato di salute. Infatti, per motivi organizzativi di lavoro, si prevede che il medico che ha effettuato la visita possa essere diverso da quello che eseguirà l’anestesia.
Sappia comunque che l’anestesista che l’assisterà il giorno dell’intervento è responsabile della decisione finale sul tipo di anestesia e potrà modificare il tipo di anestesia, previa informazione delle motivazioni relative. Il Prericovero le permette generalmente di entrare in ospedale direttamente la mattina stessa dell’operazione.

Perché non si può mangiare prima dell’anestesia ?
In condizioni normali l’organismo possiede un meccanismo di difesa che, in caso di vomito, impedisce automaticamente al materiale vomitato di passare nei polmoni. Durante l’anestesia, quando è incosciente, questo meccanismo di difesa non funziona adeguatamente. Quindi, per evitare danni gravi alla respirazione per il passaggio nei polmoni di materiale contenuto nello stomaco, lei dovrà essere a digiuno da almeno 8 ore per l’anestesia generale, e 4 ore per l’anestesia locoregionale. Riceverà istruzioni precise sulle cose che potrà mangiare o bere prima dell’intervento: è molto importante che capisca bene e che segua scrupolosamente queste istruzioni.

A quale anestesia sarà sottoposto ?
La scelta dell’anestesia dipende dal tipo d’intervento e dal suo stato di salute. L’obbiettivo primario è di non farle sentire dolore.
Per piccoli interventi superficiali si ricorre all’anestesia locale.
Per interventi più importanti si applica l’anestesia loco-regionale.
Anestesia loco-regionale significa che una parte del corpo viene resa insensibile al dolore, anestetizzata attraverso un’iniezione che blocca un gruppo di nervi. Tale anestesia non sopprime la coscienza e si rimane svegli durante l’intervento senza sentire dolore. Lei comunque non vedrà nulla di impressionante perché la parte interessata all’operazione sarà delimitata da teli sterili. I tipi più comuni di anestesia loco-regionale sono:

I blocchi centrali : spinale ed epidurale (più usati per interventi alle gambe ed al basso addome)
I blocchi periferici : plessica o tronculare (più usati per interventi agli arti) Se necessario si possono somministrare farmaci per sedare (per stare più calmi), vale a dire si pratica una anestesia loco-regionale + sedazione.
In alcuni interventi maggiori occorre un più completo controllo delle funzioni vitali del paziente ed è quindi necessario effettuare una anestesia generale.
L’anestesia generale toglie la coscienza ed è di solito realizzata con farmaci iniettati in una vena attraverso un agocannula (un tubicino di materiale plastico e flessibile) inserita a livello della mano o del braccio. Spesso viene inserito un tubo in trachea attraverso la bocca, oppure una maschera laringea sempre attraverso la bocca per garantire una respirazione artificiale sicura, ma lei già dormirà e quindi non sentirà nulla.

In che cosa consiste la sua anestesia ?
Prima dell’intervento. Prima di andare in Sala Operatoria generalmente e su prescrizione dell’anestesista le saranno somministrati farmaci per rilassarla (premedicazione). Un addetto della Sala Operatoria la accompagnerà fino alla sala d’ingresso del Blocco Operatorio secondo l’ordine della lista operatoria. Qui talvolta può succedere di dover sostare alcuni minuti per consentire alla pre-anestesia di agire o di attendere il turno perché non sempre la fine dell’intervento precedente è prevedibile con precisione assoluta. In Sala Risveglio le verrà introdotto un ago-cannula (un tubicino di plastica) in una vena. Nei casi indicati effettuerà una somministrazione di antibiotici per la profilassi delle infezioni operatorie: per questo è importante riferire eventuali Sue allergie.
In altri casi le verrà praticata l’anestesia loco-regionale (Spinale, Peridurale, Plessica o tronculare) con costante monitoraggio delle sue funzioni vitali.
Durante l’intervento. Con speciali attrezzature inizierà il controllo delle sue funzioni vitali come la pressione del sangue, il battito cardiaco , l’elettrocardiogramma e l’ossigenazione del sangue. Riceverà ossigeno attraverso una confortevole maschera e le verranno somministrati i farmaci per l’anestesia generale oppure, in caso di anestesia loco-regionale, rimarrà sveglio e collaborante (se occorresse le verranno somministrati farmaci per la sedazione).
L’anestesista sarà presente in tutti i momenti per mantenere il livello di anestesia e le sue condizioni generali sotto controllo, e sarà perfettamente in grado di affrontare i vari imprevisti con farmaci e strumenti idonei.
Dopo l’intervento. Se avrà ricevuto un’anestesia generale l’anestesista la risveglierà, cioè eliminerà l’effetto dell’anestesia quando l’intervento sarà finito e l’accompagnerà in Sala Risveglio. Questo ambiente è attrezzato per l’assistenza durante il completo recupero dello stato di coscienza. Sarà tenuto sotto controllo, riceverà ossigeno e le verrà chiesto di fare dei respiri profondi e di tossire per aiutarla a respirare meglio. Può succedere che abbia brividi di freddo al risveglio: questo può essere fastidioso, ma passerà presto. Quando sarà completamento sveglio farà ritorno nella sua stanza.
Se avrà ricevuto un’anestesia locale o loco-regionale sarà inviato in reparto più rapidamente, dove scompariranno progressivamente gli effetti dell’anestesia periferica.
Terapia intensiva post-operatoria. Per alcuni interventi maggiori e per alcuni pazienti in condizioni particolari di salute, con rischio anestesiologico elevato, sarà necessario continuare il controllo e il trattamento in terapia intensiva post-operatoria, dove sarà trasportato direttamente dalla Sala Operatoria. Sarà informato dall’anestesista durante la visita pre-operatoria di questa necessità, quando questa sia prevedibile.

Quali sono i rischi dell’anestesia ?
Complicanze ed effetti collaterali molto gravi sono rari. Comunque ogni intervento o anestesia comporta qualche rischio che è legato in maniera diversa alle sue condizioni di salute, alla “gravità” dell’intervento chirurgico ed al tipo di anestesia praticata. Poiché i rischi specifici sono diversi per ciascun paziente, lei dovrà chiedere all’anestesista quali rischi presenta il suo caso. I chirurghi e l’anestesista prenderanno tutte le precauzioni per assicurare lo svolgimento del suo intervento nelle condizioni migliori.
Per l’anestesia generale, come si sa anche dai dati della letteratura scientifica internazionale, le complicanze più frequenti sono clinicamente poco importanti e facilmente controllabili con idonee terapie. Alcuni esempi:

Nausea o vomito 3-10 %
Mal di gola (solo con l’anestesia generale) 3-10 %
Difficoltà di ossigenazione per cui sia necessario assistere la respirazione 2-7 %
Variazioni del ritmo del cuore 1 %
Confusione e disorientamento 0,5 %

Le complicanze risultano più frequenti nei soggetti che hanno già malattie importanti, negli obesi, negli anziani e negli interventi urgenti.
Altre complicanze fatali o con esiti permanenti sono molto rare ed in continua diminuzione perché l’anestesia moderna diventa sempre più sicura.
Per l’anestesia loco-regionale le complicanze più frequenti sono comunque poco gravi e facilmente reversibili. Alcuni esempi :
Mal di testa 1-3 %
Mal di schiena (possibili solo nei blocchi centrali, risolvibili rapidamente con la posizione supina e l’idratazione) 1-10 %
Difficoltà ad urinare per qualche ora (generalmente nei casi in cui non si è potuto eseguire un’anestesia ”selettiva“ vale a dire limitata ad un solo lato del corpo). Infine per qualsiasi tipo di anestesia sono comunque possibili, anche se rarissime :
Rischio di aggravamento per alcune patologie
Reazioni avverse imprevedibili, locali o generalizzate ai farmaci usati
Lesioni conseguenti all’utilizzo dei sistemi di monitoraggio o di aiuto alle funzioni vitali

Come si sentirà dopo l’anestesia ?
Il fattore più importante da considerare è il tipo di intervento cui si è sottoposti. Si può avere la sensazione di bocca asciutta e sentirsi i muscoli un po’ rigidi. La comparsa di nausea e di vomito dopo l’anestesia possono essere dovuti a diversi fattori. Raramente la nausea è molto intensa e comunque si può combattere con farmaci specifici.
L’anestesia generale e anche la sedazione possono non far ricordare ciò che è successo da poco e dare uno stato di sonnolenza per cui le si chiede di farsi accompagnare a casa e di non usare la macchina o strumenti pericolosi se viene dimesso nello stesso giorno dell’intervento.

Come è possibile combattere il dolore post-operatorio ?
Esistono diversi modi per combattere il dolore dopo l’intervento. I farmaci efficaci sono numerosi e agiscono con meccanismi diversi così che si possono anche associare garantendo il controllo del dolore. I farmaci analgesici o antidolorifici si possono somministrare in molti modi: endovena, per via epidurale, con una puntura intramuscolare o sottocutanea, con una supposta o una compressa o sciolti in acqua. Il nostro Istituto ha l’obiettivo di essere un “Ospedale senza dolore“ e poiché il dolore post-operatorio è evitabile ed è provato che per lo più influisce negativamente sul buon esito dell’intervento la preghiamo di dire ai medici e agli infermieri se e quanto avverte il dolore. Per valutare l’intensità del suo dolore noi usiamo una scala di punti da 0 (assenza del dolore) a 10 (dolore di intensità massima immaginabile). Una intensità di dolore inferiore o uguale a 5 non necessita di un ulteriore trattamento analgesico. Mentre se il suo ha un’intensità maggiore di 5 lo comunichi poiché si può rendere necessaria una ulteriore dose di analgesico. L’infermiere le somministrerà i farmaci prescritti dall’anestesista e idonei al suo caso.

Bisogna firmare un consenso informato per l’anestesia ?
L’anestesista che valuta il suo stato di salute prima dell’intervento le chiederà di firmare un consenso specifico in quanto desideriamo che lei sia informato/a di tutte le problematiche relative alla sua anestesia. Se il paziente è minorenne sarà colui che detiene la patria potestà a firmare il consenso (di solito è un genitore). Se il paziente è incapace di intendere e di volere sarà il suo tutore legale a firmarlo.

L’anestesia è pericolosa in gravidanza ?
Gli effetti dell’anestesia nelle prime settimane di gravidanza sono poco noti. E’ quindi più prudente rimandare l’intervento, se si può, quando si sospetta o si è iniziata da poco una gravidanza.

Speriamo che quanto scritto sia stato utile e chiaro. Può tenere questa brochure informativa per rileggerla con calma. Ora, se non l’ha ancora fatto, le chiediamo di compilare il questionario che le è stato consegnato in precedenza.
L’anestesista, durante la visita compilerà una cartella anestesiologica e risponderà alle sue domande. Grazie per la Sua collaborazione

Si ringraziano gli autori Dott. G. Ghanem, e l’Istituto Clinico IRCCS San Siro di Milano

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Il presente testo ha il solo scopo informativo, pertanto viene declinata ogni responsabilità dall’uso delle informazioni fornite.